Proprio stamattina, con una preghiera Buddista, è stato salutato Salvatore. Tutti lo conosciamo, titolare di Altroquando, l’edicola libreria che si affaccia sul Corso Vittorio Emanuele Orlando, l’antico Cassaro che taglia la città in due e finisce tuffandosi a mare, centinaia di volte, e l’ultima la ricordo bene. Una nota così moderna, così liberatoria, come l’urlo della pancia della città. Adesso quella zona è animata dalla “movida”, come scrivono le penne trendy, ma prima no,...
Proprio stamattina, con una preghiera Buddista, è stato salutato Salvatore. Tutti lo conosciamo, titolare di Altroquando, l’edicola libreria che si affaccia sul Corso Vittorio Emanuele Orlando, l’antico Cassaro che taglia la città in due e finisce tuffandosi a mare, centinaia di volte, e l’ultima la ricordo bene. Una nota così moderna, così liberatoria, come l’urlo della pancia della città. Adesso quella zona è animata dalla “movida”, come scrivono le penne trendy, ma prima no, e Salvatore Rizzuto Adelfio, la gestiva da ben ventidue anni, la fumetteria con chicche introvabili, punto di riferimento per gli appassionati, dai tempi in cui il centro città era un’avanscoperta sulla realtà.
Negli anni ‘90, un posto dove puoi trovare i "giornaletti", che non sapevi nemmeno esistessero, era fondamentale, cosa credete che renda felice un ragazzino? E la cultura LGBTI come te la fai? I libri della case editrici indipendenti, che faticano a farsi conoscere, come li leggi. Dove cerchi i codici, i saperi delle sperimentazioni? Negli anni ‘90 lo intervistati per Avvenimenti, settimanale col quale collaboravo, un pezzo con un titolo tipo: Under rinascita a Palermo. Perché quel posto, unito alla sua tempra, è una testimonianza, bellissima, di cambiamento e possibilità. Perché, nella mappatura emotiva della mia città, Altroquando aveva un posto di rilievo, è la Palermo che mi piace, che si ricomponeva nella mia testa, fra allontanamenti e continui riavvicinamenti di emigrante “intellettuale”.
Con naturalezza è nata l'idea di creare dal materiale infinito della fumetteria un centro di documentazione, la proposta è partita spontaneamente.Già si raccolgono le prime adesioni, compresa quella dell'assessore Giusto Catania.
Sul blog di Altroquando Filippo, il suo compagno, scrive:
"Un guerriero del quotidiano, e un uomo capace di suscitare esplosioni artistiche in tutti coloro che lo avvicinavano, come un allegro contagio. Salvatore è stato questo: un meraviglioso catalizzatore di vita. Ci auguriamo tutti che continui a esserlo per quanti lo hanno conosciuto attraverso queste pagine".
Ma Salvatore Rizzuto Adelfio, come dice il suo compagno, era un personaggio presente e inossidabile, nel dibattito culturale di questo Paese dagli anni ‘70. Ha raccontato la sua malattia in un diario, il male combattuto, anche con la lettura di qualche buon fumetto. La sua vita è stata pubblica ed esemplare, lucida come la sua lotta.
Era, tra le altre cose, fondatore dell’associazione Articolo Tre Palermo. Primo obiettore di coscienza a dichiarare la propria omosessualità.